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Una grande esposizione per celebrare Pietro Vannucci detto il Perugino.

Con la grande mostra “Il meglio maestro d’Italia”, dal 4 marzo all’11 giugno, la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia celebra Pietro Vannucci, detto il Perugino, protagonista assoluto del Rinascimento.

L’esposizione vuole restituire all’artista il ruolo che il pubblico, e la sua epoca, gli avevano assegnato, presentando i suoi maggiori capolavori, dalla formazione fino allo Sposalizio della Vergine del 1504, nel momento in cui si trovava all’apice della sua straordinaria carriera.

In una lettera datata 7 novembre 1500, Agostino Chigi, che fu fra i più grandi mecenati del suo tempo, definiva Perugino ‘il meglio maestro d’Italia’.

“La scelta di utilizzare questa espressione – ricordano i curatori Marco Pierini e Veruska Picchiarelli – come titolo della mostra con cui la Galleria Nazionale dell’Umbria celebra il quinto centenario dalla morte del pittore, dichiara esplicitamente l’intenzione di raccontarne la grandezza attraverso gli occhi di chi poté ammirare il suo lavoro da una prospettiva privilegiata, senza che lo sguardo risultasse fuorviato dalla produzione di una tarda attività particolarmente prolifica (talvolta persino seriale) e senza, soprattutto, i condizionamenti dovuti a una fortuna critica a dir poco altalenante”.

Quasi settanta opere che raccontano i passaggi fondamentali del suo percorso: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle capitali imprese fiorentine che fecero la sua fortuna (come ad esempio le tre tavole già in San Giusto alle Mura, oggi nelle Gallerie degli Uffizi, o la Pala di San Domenico a Fiesole); dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare, quali il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, per gran parte alla National Gallery di Londra ed eccezionalmente ricomposto per l’occasione.


Il Perugino ha lasciato tracce profonde del suo magistero in tutte le località della penisola toccate dalla sua attività, da nord a sud, a iniziare ovviamente dall’Umbria e dalla Toscana, teatri per eccellenza del suo lavoro, nonché sedi delle sue botteghe di Perugia e Firenze.

Il carattere corale dell’impresa è sottolineato da una collaborazione effettiva tra istituti, tra i quali le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Washington, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi e la Gemäldegalerie di Berlino. Si è proposto, infatti,ai musei ai quali è stato chiesto un più consistente sforzo, in termini di numero e qualità delle opere concesse, di divenire veri e propri partner di questo progetto, attraverso iniziative in reciprocità e consulenza scientifica.

L’obiettivo finale è quello di recuperare lo sguardo dei contemporanei, e di tornare a vedere in Pietro Perugino un protagonista assoluto del Rinascimento, quale fu per almeno due decenni.

La mostra si avvale del contributo di Fondazione Perugia, della Regione Umbria, della Camera di Commercio dell’Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, del Comune di Norcia, del Comune di Spello; del patrocinio di Rai – Radiotelevisione Italiana, Confindustria Umbria sezione territoriale di Perugia, Comune di Perugia; del sostegno di Coop Centro Italia e di Fondazione NOI Legacoop Toscana; media partner è Rai Cultura; partner tecnici sono Busitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Ikuvium.

Sono previste delle agevolazioni per alcune categorie di visitatori e delle domeniche gratuite 5 marzo, 2 aprile, 7 maggio, 4 giugno.
La prenotazione è obbigatoria per tutti i visitatori.

Orari: tutti i giorni, dalle 8.30 alle 19.30; la biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti online su: www.ticketone.it/artist/galleria-nazionale-umbria/
Prenotazione via mail a: prenotaperugino@sistemamuseo.it
Per maggiori informazioni:
Sito internet: www.gallerianazionaledellumbria.it
www.peruginocinquecento.it

Anna Terlimbacco

(Fonte Galleria Nazionale dell’Umbria)