Sanremo: musica, fiori, canzoni, costume e società.
Signore e Signori, benvenuti al Casinò di Sanremo per un’eccezionale serata organizzata dalla Rai, una serata della canzone con l’orchestra di Cinico Angelini”.
È il 29 gennaio del 1951 e Nunzio Filogamo apre il primo festival della canzone italiana da Sanremo.
La televisione non è ancora arrivata, l’evento è trasmesso alla radio e il pubblico partecipa numeroso.
Una prima edizione di non si conserva quasi traccia sui quotidiani dell’epoca, che al massimo liquidano la notizia con un piccolo trafiletto. I cantanti in gara sono solamente tre, che eseguono tutte le venti canzoni selezionate.
Dal Casinò al Teatro Ariston, da evento lasciato quasi nell’anonimato al suo arrivo a media event, dalla radio alla tv nel 1955, da tre cantanti in gara a più interpreti…
“Sono solo canzonette”, “canzoni stonate”, “Storie di tutti i giorni” che hanno raccontato , e raccontano, la musica, il costume, le mode e la società ancora oggi, al passo con i tempi, tra fruizione della musica come pratica sociale, e oggi anche social, dall’analogico al digitale, è giunto alla su 73esima edizione, longevo frizzante e ricco di sorprese.
Critche, polemiche, pronostici e scommesse, stasera la seconda puntata dell’edizione 2023 che fa rima con 73. Cresce la curiosità di scoprire chi salirà sul podio dei vincitori tra i 28 cantanti in gara e chi si aggiudicherà il premio della critica? Sarà uomo, sarà donna, sarà la canzone dell’anno a trionfare nella città dei fiori?
Sarà una canzone nuova sicuramente.
( Fonte di riferimento Rai Cultura)
Anna Terlimbacco